Rif. 5167 Vendesi a Cagnano Varano (FG) in Via Silvio Pellico (a 15 min. da San Giovanni Rotondo e dal lago di Varano) i seguenti immobili: -appartamento al 1° piano di mq 170, allo stato rustico completo di copertura, tampognature perimetrali, ma privo di impianti e rifiniture interne, destinato ad abitazione; -locale piano terra di mq 70 ad uso autorimessa con ingresso autonomo ed accesso da androne condominiale. Il garage si trova sotto allappartamento ed è possibile realizzare una scala comunicante; -mansarda grezza al 3° piano di mq 80. ? 80.000. Cagnano Varano si trova nella parte settentrionale del Gargano in posizione dominante rispetto al vicino Lago di Varano, che lo separa dal Mare Adriatico. Territorio Il territorio di Cagnano Varano, molto variegato, si estende dal mare verso l'interno del Promontorio del Gargano. Classificato come collina litoranea, presenta una variazione altimetrica di 913 metri, mentre l'abitato si trova a un'altitudine di 165 m s.l.m. Il paesaggio si presenta brullo e sassoso nella parte superiore e caratterizzato da dune coperte da bosco fitto (costituito prevalentemente da pini d'Aleppo, eucalipti e lentischi), verso il mare e il lago. A nord del territorio comunale si estende un istmo sabbioso che divide le acque del mare Adriatico da quelle del lago, noto come Isola di Varano, lungo circa 10 km tra la foce di Capojale e Foce Varano e largo in media 800 metri con un'altitudine massima di 5m s.l.m. La parte occidentale (circa 5 km) appartiene al territorio di Cagnano, la parte orientale al territorio di Ischitella. Su tale istmo sono situate la maggior parte delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari di Cagnano. A ovest, il territorio si presenta simile alla parte orientale. L'altitudine massima è di 258 m presso il Monte d'Elio, mentre la minima (coincidente con un'area pianeggiante) è di poche decine di metri s.l.m. in località San Nicola Varano, a ovest del Lago di Varano. A est, il territorio di Cagnano è caratterizzato da varie alture che degradano verso il Poggio la Marrella e le Coppe fino ad arrivare alla piana di Cagnano e alla piana di Carpino, unica parte pianeggiante del territorio e confinante con il lato sud orientale del lago. A sud la morfologia del territorio si presenta quasi montuosa. Qui si trova il punto più alto del comune: Coppa Ferrata, a sua volta cima del monte Lo Sfrizzo. Più a nord si sviluppa un altopiano (450 m s.l.m.) attraversato dalla valle di San Giovanni. A nord di tale altopiano si sviluppa un'ulteriore dorsale, collinare, che circonda la parte meridionale del Lago di Varano, con punte di 600 m s.l.m. nei pressi delle alture denominate Murgia Bianca, Nido di Corvo, Monte Pizzuto e Monte Tudisco. La struttura rocciosa è quella calcarea e, di conseguenza, la fenomenologia più ricorrente è quella del carsismo. Il modellamento dei rilievi, quindi, risulta essere frutto sia degli agenti atmosferici che dalle caratteristiche chimiche delle rocce carbonatiche. A causa del carsismo sono ricorrenti canaloni, inghiottitoi (localmente chiamati grave), grotte, cave e depressioni creati dalla circolazione sotterranea dell'acqua che penetra attraverso la struttura porosa della rocce. Delle numerose grotte e cave, solo alcune risultano inserite nel catasto delle grotte pugliesi: la più nota è la grotta di San Michele, da secoli adibita a luogo di culto.[. Spiagge La spiaggia dell'Isola di Varano si estende sul tratto costiero dell'istmo per oltre 10 chilometri da Capojale fino a Foce Varano, frazione del comune di Ischitella, per una larghezza media di 60 metri.[. L'arenile, costituito da sabbia fine, è quasi interamente spiaggia libera, mentre nell'entroterra sono presenti strutture ricettive a poca distanza dal mare. Monumenti e luoghi d'interesse Principali luoghi di interesse sono la Grotta carsica di San Michele, il quartiere storico del Caùt con case scavate nella pietra, il palazzo baronale, l'idroscalo "Ivo Monti", la chiesa madre e i numerosi siti archeologici che rientrano nel suo territorio, oltre che, da un punto di vista naturalistico, il lago di Varano, la riserva naturalistica dell'isola di Varano e la valle di San Giovanni. Grotta di San Michele Grotta di origine carsica che vanta frequentazioni risalenti al Paleolitico. In questa grotta, secondo la leggenda, apparve San Michele Arcangelo a cui è dedicato l'altare maggiore posto in fondo alla grotta. È per questo motivo che si fa collegare la consacrazione della grotta la periodo del culto micaelico nel Gargano, ma l'iconografia di molti affreschi dimostrerebbe la sua consacrazione già in epoca paleocristiana. I particolari contenitori che raccolgono l'acqua che gocciola dal soffitto e gli altari minori sono dedicati a vari santi tra cui Santa Lucia, San Raffaele e la Santissima Annunziata. Secondo la tradizione venne visitata sia da San Francesco che da San Pio. In omaggio al santo di Pietrelcina è stata impressa nella roccia calcarea la sua immagine. Architetture religiose Convento dei Padri Riformati Francescani: fondato nel XVIII secolo ma dalle fattezze ottocentesche. Fu sede del Municipio. Convento di San Francesco (XIII secolo), voluto da San Francesco e collocato su un crocevia commerciale importante, fungeva da stazione dei pellegrini provenienti dalla Grotta di San Michele[. Chiesa di Santa Barbara 1920, situata in località San Nicola Imbuti ed edificata nel 1920 per permettere ai militari e civili presenti nell'area a causa dell'idroscalo di partecipare al culto religioso. La chiesa, con pianta a croce latina, è ora abbandonata. Chiesa Madre Santa Maria della Pietà Edificata fra XV e XVII secolo, si trova nella piazza antica dell'abitato. L'esistenza di un luogo di culto in quel punto è documentata già nel 1325, mentre un documento conferma la consacrazione a Santa Maria della Pietà il 25 gennaio 1676 ad opera dell'allora arcivescovo Vincenzo Orsini, poi divenuto papa col nome di Benedetto XIII. La chiesa fu elevata a collegiata nel 1758. La pianta è a croce latina e lo stile è barocco, con elementi neoclassico. È costituita da sei cappelloni e quindici finestroni. La volta è impreziosita da stucchi e decorazioni. Al suo interno sono presenti antiche statue lignee raffiguranti San Pietro, San Paolo, san Michele Arcangelo e la Madonna dell'Assunta, oltre ad un'orchestra fisarmonica collocata sul pronao ed un coro ligneo risalente al 1783 Chiesa della Madonna di Loreto] Un tempo chiesetta rurale, oggi situata all'interno dell'abitato di Cagnano, venne edificata nel XVI secolo. Sorge su un antico tratturo che collegava l'abitato di Cagnano al Lago di Varano. La leggenda vuole che sia stata fondata da alcuni pescatori. Architetture civili Caùt Il Caùt costituiva l'intero nucleo abitativo di Cagnano fino al 1600, quando Cagnano cominciò ad espandersi verso l'attuale Corso Umberto I e la via Media (ora via Roma). All'interno erano presenti due piazze: Largo Purgatorio, dove sorge il Palazzo Baronale, e Largo Chiesa, dove sorge la Chiesa Matrice. I due assi principali erano via Cannesi e via Ospedale. Protetto dalle mura medievali, era caratterizzato da 5 accessi (uno dei quali, ancora visibile, è l'Arco di San Michele). La tipologia delle costruzioni è quella mediterranea-arabeggiante: è caratterizzato da vicoli stretti e acciottolati, con case bianche vicinissime, per ripararsi al meglio dai forti venti invernali. La denominazione Caùt deriva dalla conformazione delle case che sembrano buchi (caùti) scavati nella roccia. Le case, infatti, sono generalmente costituite per metà da grotte e per metà da costruzioni in pietra saldata da pozzolana e calce. Tali case svolgevano la duplice funzione di abitazione e di stalla.[. Tra le tipiche case in stile mediterraneo, si trovano alcuni tra i palazzi più importanti: Palazzo Curatolo; Palazzo Giornetti; Palazzo dell'Ospedale; Palazzo Mendolicchio; Palazzo Petruzzelli; Palazzo Russo; Palazzo Sansone; Palazzo Sebastiani; Palazzo Tedeschi. Palazzo Baronale: Conosciuto anche come il Casale. In origine era una fortezza, di origine normanna, ma intorno al XVIII secolo venne ristrutturato nella forma in cui è oggi visibile. Le ristrutturazioni coincidono con la trasformazione del feudo in ducato e con la volontà del duca di occupare la parte più visibile nel centro storico, inglobando anche altre edificazioni esistenti. Situato nella parte più alta dell'abitato, di cui un tempo costituiva il limite occidentale, a partire dal XIX secolo fu sede della segreteria comunale, del carcere e, fino al 1879 della prefettura[. Palazzo De Monte Risalente al XVI secolo. Costruito appena al di fuori del caùt, su corso Giannone, si tratta di uno dei palazzi più antichi ancora visibili. Venne abitato prima dalla famiglia de Monte, una famiglia di medici di origine settentrionale. Successivamente divenne sede della prefettura dal 1870 al 1872 Da un punto di vista architettonico si eleva su 3 livelli ed è caratterizzato da un colonnato a 16 luci. Architetture militari Resti delle mura medievali, costruite in epoca medievale per proteggere l'abitato. Arco di San Michele (alto medioevale), una delle cinque porte del nucleo originario di Cagnano (Caut) e una delle poche testimonianze della cinta muraria medievale. È sormontato da un'edicola votiva dedicata a San Michele Arcangelo Idroscalo Ivo Monti Base militare per idrovolanti, edificata a fine Ottocento dallo Stato Italiano nella località di San Nicola Imbuti. Il complesso doveva ospitare una scuola di pilotaggio per le squadriglie impiegate nel basso-medio Adriatico durante la prima guerra mondiale; e doveva fungere oltre che come punto di sosta e riparazioni, anche come punto di difesa dagli attacchi austriaci, specie quelli provenienti dalla base di Cattaro, in Jugoslavia. Nel 1917 l'idroscalo della 254 Squadriglia fu visitato dall'ammiraglio Paolo Thaon di Revel. In quel periodo nella struttura stazionavano gli ufficiali che compivano azioni di volo con gli L3. Successivamente, dopo un breve periodo di inutilizzo, i locali vennero risistemati e riutilizzati a partire dal 1936 e durante la seconda guerra mondiale quando divenne sede di una sezione di idrosoccorso con due Cant Z.506 Airone. Aree archeologiche] Lo studio dei siti archeologici di Cagnano manca di sistemicità e consiste in casuali ritrovamenti di reperti. Nei pressi della valle di San Giovanni e della valle di San Francesco, sono stati ritrovati reperti di scarso interesse archeologico: strumenti di selce, risalenti a varie epoche e trasportati a valle soprattutto dalle acque del torrente 'Correntino' (localmente fiumara). Altri reperti sono stati ritrovati nelle varie grotte nei pressi dell'altopiano e del Lago di Varano. Tra i siti più rilevanti: Arena Daniele e Arena Giardenera, a sud-est dell'abitato, località presso cui si trovano degli ipogei paleocristiani; Bagno di Varano (poggio), dove si trova un ipogeo preistorico caratterizzato da tombe a bisaccia; Cava La Rena, a nord-est del Lago di Varano, con resti risalenti all'Età del bronzo; Grotta di San Michele, con resti risalenti al Paleolitico Musteriano; I Pannoni, a 4 km dall'abitato, con resti di epoca romana e alto-medievale; Piana di Cagnano e di Carpino (località Piano, San Pietro, Avicenna, con insediamenti romani e longobardi. L'area fu oggetto di scavi archeologici nel 1953; Pagliettola, a 4 km dall'abitato (nei pressi del sito di Vadojannina) con resti risalenti all'Età del bronzo; Romingero, a 4 km dall'abitato, con resti di epoca romana; San Nicola Imbuti, con resti di una fara longobarda, di una cellam e di un castrum risalenti all'XI secolo; Vadojannina (da Vadus Janus) con resti di epoca romana; Vadovina, a 2 km a Nord-Est dall'abitato, con resti del Paleolitico; Varano, un tempo Baranum, poi Bayrano, Barano e infine Varano (località Crocifisso di Varano), dove sorgeva probabilmente l'antica Uria. Agere in Coppa Castedd o Cast'ddara In località Coppa Castedd (contrada Puzzone), si tratta di un poggio realizzato con spessi muri a secco (macere) di forma circolare, dal diametro di 60 metri, risalente all'età del bronzo, come confermato dai numerosi reperti ritrovati nell'area. Secondo gli studiosi si tratterebbe di una struttura a funzione difensiva. Grotta di Tommasone Posta sul versante occidentale della valle di San Giovanni, è formata da due ambienti e presenta un'apertura rivolta a Sud La cavità più grande è costituita da un ambiente non molto profondo e circolare. Sul calpestio sono presenti grosse pietre, forse utilizzate nel passato dai pastori per ostruire parzialmente l'ingresso. Sulla parete destra sono presenti incisioni lineari risalenti al periodo dell'Epigravettiano e rappresentanti bastoncelli rettangolari disposti verticalmente e convergenti verso l'alto. Il significato di tali segni non è ancora conosciuto, ma è certa l'analogia con i segni rinvenuti in grotte del territorio di Vieste (Macchione, Ruggeri e Sfinalicchio) e del territorio di Apricena (Campo di Pietra) e con la tipologia di segni rinvenuti in numerose località italiane (tra Puglia, Liguria, Calabria e Sicilia. L'altra cavità presenta graffiti, oltre che resti di ossa e frammenti di selce lavorata, fortemente cementificati in ammassi detritici eterogenei. L'esame dei reperti trovati in quest'area, svolti dal Dipartimento di Archeologia dell'Università di Siene, porterebbe a indicare due distinti periodi di frequentazione umana del riparo: il primo durante il musteriano (simile al giacimento dei Piani di San Vito a Monte Sant'Angelo) e il secondo durante il Paleolitico Superiore. I Pannoni A pochi metri dalle rive del Lago di Varano e a 4 km dall'abitato di Cagnano Varano si trovano i "Pannoni", un complesso di grotte artificiali scavate nel tufo. All'interno sono stati ritrovati reperti che vanno dal V al VII secolo d.C. fino all'Alto Medioevo. Le grotte furono utilizzate dapprima come abitazioni, poi come luoghi di sepoltura, infine come magazzino per i pescatori. La zona, probabilmente, è stata frequentata dall'uomo nel corso della Storia per la presenza di sorgenti: sono infatti presenti nella roccia tracce di palificazioni, segno della presenza di un villaggio rupestre. Alcune cavità suscitano interesse per la metodologia usata per scavare la roccia, con l'utilizzo di una particolare piccozza che permetteva di tagliare grossi blocchi di tufo, poi spostati a braccia sulla riva del lago. Fino agli anni cinquanta nella stessa zona erano visibili i segni di un ipogeo funerario paleocristiano distrutto con l'ampliamento dell'adiacente tufara. Vadovina Giacimento del Paleolitico Inferiore scoperto nel 1980 a 2 km a nord-est dall'abitato[. Vadovina deriva dal latino vadus e ovis: passaggio delle pecore. I primi studi risalgono al 1993 e riguardano oltre 1200 reperti raccolti dagli studiosi dell'Istituto Paletnologico di Siena, primo ritrovamento del genere in tutta l'area del Gargano. Tali reperti consistono in ciottoli scheggiati risalenti ad un periodo compreso tra settecentomila e un milione di anni fa (Homo erectus) e strumenti del Paleolitico Inferiore (Acheuleano) verso la laguna, (fortemente alterati), ma soprattutto reperti del Paleolitico Medio Musteriano. Aree di interesse naturalistico Lago di Varano È il maggiore lago (ma più propriamente laguna) costiero italiano, oltre ad essere il settimo lago della penisola e il più grande dell'Italia meridionale, con una superficie di 60,5 km. Da un punto di vista faunistico, l'avifauna risulta essere molto ricca, così come la flora, caratterizzata da vari tipi di canne, ninfee e macchia mediterranea. Isola di Varano Conosciuta anche come istmo di Varano. Divide il Lago di Varano dal Mare Adriatico e si estende tra il canale di Capojale ed il canale di Foce Varano per oltre 5 km. Dista 67 km dalla riva meridionale del Lago di Varano. La flora è caratterizzata da pini, eucalipti e macchia mediterranea. Istituita nel 1977, è una riserva naturale integrale, e occupa un'area di 145 ettari] Valle di San Giovanni Situata pochi chilometri a Sud dell'abitato viene considerata come una delle valli più imponenti del Gargano. Il paesaggio è impervio, caratterizzato, come tutto il territorio di Cagnano e del Gargano, da fenomeni carsici, evidenti dalla caratteristica ciottolosa del fondo valle. L'area si estende per oltre 3 km a sud dell'abitato, per poi biforcarsi in due valli (Valle dei Fedeli e Valle del Mascione) nei pressi della contrada Grinavecchia. La flora è quella tipica del Gargano: presenti l'aubrezia di colonna (Aubretia columnae), l'enula candida (Inula verbascifolia), numerose specie di orchidee (italica, quadripunctata, morio, tenthredinifera, bombyliflora, Orchis anthropophora) e la rara Campanula garganica. Da un punto di vista faunistico, l'area è popolata dalla poiana(Buteo buteo), dal gheppio (Falco tinnunculus) e da barbagianni (Tyto alba) e da esemplari di corvo imperiale (Corvus corax). Presenti anche numerosi rettili, tra cui il saettone (Zamenis longissimus), il cervone (Elaphe quatuorlineata), il biacco (Hierophis viridiflavus) e la vipera (Vipera aspis francisciredi). La particolare posizione geografica di Cagnano, stretto fra le aree boschive del promontorio garganico e il lago salmastro di Varano, da sempre impiegato per la mitilicoltura e la pesca all'anguilla, si riflette nei suoi piatti tipici. L'abitato sorge su un'altura ed è delimitato a Sud dalla via dei Pozzi e ad est dal vallone di San Francesco.] Il nucleo storico, d'origine normanna, era originariamente protetto da una cinta muraria, di cui oggi rimangono pochissime tracce. Gli edifici attualmente esistenti risalgono al periodo compreso tra il XVII ed il XVIII secolo e si collocano tutti attorno all'ex fortezza normanna, poi palazzo baronale, conosciuta come il Casale. L'espansione dell'abitato avvenne lungo le pendici meridionali dell'altura su cui sorge, seguendo le direttrici di Corso Roma e Corso Umberto I, primo tratto dell'attuale corso Giannone. A confermarlo è un dattilografato dell'Ottocento, il quale conferma che l'abitato di Cagnano era costituito da piccoli caseggiati che sorgevano ai due lati del corso principale, la cui ampiezza e rettilineità era motivo di vanto per i cagnanesi oltre che su via Mercato, a nord e sulla Coppa, la parte più alta dell'altura su cui sorge il paese. La distribuzione delle abitazioni, che nel centro storico a prima vista sembrerebbe casuale, segue una precisa disposizione per favorire il deflusso delle acque piovane e delle acque di scarto verso valle. La vicinanza delle abitazioni e la larghezza minima dei vicoli furono la risposta al problema dei venti invernali provenienti dal mare. Anche la scelta della posizione non è incidentale: la pendenza dell'altura su cui sorge l'abitato permette a tutte le case di essere maggiormente esposte al sole mitigando in tal modo il rigido freddo invernale. Lo svantaggio del caldo estivo è attenuato dalla pittura a calce bianca delle facciate delle case[. Frazioni] Le frazioni di Cagnano Varano sono: Capojale: nei pressi dell'omonimo canale di collegamento tra il Lago di Varano e l'Adriatico che funge anche da porto. Bagno di Varano: San Nicola Imbuti: località storica di Cagnano, sede di una cellam (chiesa) benedettina dal XII secolo al XVIII secolo. Nell'Ottocento divenne sede dell'idroscalo "Ivo Monti", ancora visibile benché inaccessibile. Nell'area è presente anche la Chiesa di Santa Barbara; Altre località del territorio Coppa Castedd (località Puzzone), tra la frazione di Bagno e la Grotta di San Michele e a 600 metri dal Lago di Varano[. In tale località sorge la Cast'ddara. Puzzacchio, nei pressi dell'omonima sorgente nei pressi del Lago di Varano. In tempo era un importante centro di raccolta e vendita del pesce, come testimonia un documento del 1678. Nell'area è presente anche uno degli ultimi esemplari di casa con tetto a punta, per fare uscire i fumi del camino, tipiche della zona. Oggi buona parte dell'area è di proprietà privata. Vasantagna (vallone Dant'Angelo), dove fino alla prima metà del Novecento insisteva un'area per la macerazione del lino. Nelle vicinanze sorge la Grotta di San Michele Economia L'economia del paese, tradizionalmente connessa con la pastorizia, l'agricoltura, la pesca e la miticoltura, in anni recenti è interessata anche dallo sviluppo turistico, connesso principalmente con i mesi estivi. - SC8365669